Torino, la Storia di Una Grande Città

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Da Taurasia a Torino ci sono due millenni e mezzo. La storia di una grande città è un’avventura, e quella di Torino non fa certo eccezione, anzi. Nel  capoluogo subalpino sono passati imperatori, sono nati regni, ha transitato il potere che ha lasciato segni indelebili della propria presenza, si sono succedute fortune e sfortune. Tutto secondo l’inesorabile linea del tempo che ha condotto un piccolo villaggio pedemontano a diventare prima una città, poi la capitale di un regno, di una nazione, dell’automobile e infine la metropoli di oggi. Una metropoli che guarda il proprio passato ma che punta al futuro. In sei brevi capitoli abbiamo tentato di riassumere tutto questo, in una corsa che non dà che un’immagine sfocata. Ma Torino non è avara di segni della propria storia e visitare la città è – certamente – il modo migliore per scoprirne le radici.
  Negli ultimi anni Torino è ridiventata una vera capitale europea: l’amministrazione ha deciso di intraprendere un percorso che riportasse il centro cittadino agli antichi splendori, a quel sapore a metà strada tra la sobrietà e il lusso tipico della città ottocentesca. In pratica: più zone pedonali, più piazze “vere”, liberate dalle macchine, più spazi per passeggiare, leggere, chiacchierare. A tutto ciò si è aggiunto un progressivo fiorire di locali, esercizi, vinerie che hanno dato al centro cittadino un aspetto più vitale e giovane. Girare per il centro, oggi, vuol dire godere di un fascino raro in una città in cui le strade e le piazze sanno accogliere i visitatori, rilassarli e incuriosirli. Da dove iniziare? Naturalmente da piazza Castello, pedonalizzata da pochi anni e oggi rinato salotto torinese. Dove finire? Ovunque: qualsiasi direzione si prenda dal cuore della metropoli, si raggiungono posti deliziosi.





Non stupisca che i palazzi siano tra le tappe imperdibili della città. La storia del capoluogo subalpino, per secoli cuore del Regno dei Savoia e teatro dell’Unità nazionale, è eloquente: qui hanno soggiornato re, marchesi, duchi e via così. E oggi tutti possono godere della loro eredità, visitare le stanze che abitarono, apprezzarne l’architettura, gli arredi. Il punto di partenza non può che essere piazza Castello, che concentra il Palazzo Reale, Palazzo Madama e numerosissime altre costruzioni. Il punto di arrivo è la straordinaria “corona di delizie”, ovvero le increbili residenze che circondano la città adibite un tempo a palazzine di caccia, a residenze estive. Visitate Palazzo Reale, visitate la Reggia di Venaria Reale e scoprirete che Torino non ha niente da invidiare né a Parigi né a Versailles.
Superga, la Gran Madre, il Duomo, la Consolata, la Crocetta: gli edifici religiosi raccontano la storia di Torino. Alcuni sono veri e propri simboli della città, altri vengono identificati con zone precise, con quartieri, addirittura con “stili di vita”, certi sanno di magia e di antichi riti, altri sono le migliori testimonianze dei grandi architetti passati per il capoluogo, da Juvarra a Guarini. Un tour tra le maggiori chiese torinesi è obbligatorio. Per i credenti, ma anche per chi desideri ammirare esclusivamente le straordinarie facciate, gli altari, gli affreschi. Da dove partire? Dal Duomo, naturalmente, la “casa” della Sindone, ospitata dall’eccentrica cupola del Guarini andata a fuoco nel 1997 e oggi interamente restuarata. Un viaggio che appagherà lo spirito, ma anche gli occhi e la mente.

La cucina piemontese è incredibile, poche altre regioni italiane sanno accostare caratteristiche come eleganza, regalità e storia, alla genuinità dei prodotti della terra. I ristoranti sono praticamente ovunque, i torinesi adorano cenare fuori. Così pure le caffetterie, come possono mancare nella storica capitale del Regno d'Italia. Torino la sofisticata, dai grandi boulevard, dalle piazze ed i palazzi illustri, dei giardini e dei monumenti importanti, si fa in particolare ammirare anche per i suoi 'appetiti e golosità', quelli che hanno regalato agli italiani una cultura culinaria d'eccezione, grissini, agnolotti, cappelletti, gianduiotti, zabaglione, bagna càuda. L'aperitivo a Torino è di casa, un rito irrinunciabile, ed un bicchiere di Martini non mancherà mai dai banconi del bar preferito, magari con qualche tramezzino pronto a stuzzicare l'appetito.
                                                                                fonte:informagiovane



  


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