L a storia
Da Taurasia a Torino ci sono due millenni e mezzo. La storia di una grande città è un’avventura, e quella di Torino non fa certo eccezione, anzi. Nel capoluogo subalpino sono passati imperatori, sono nati regni, ha transitato il potere che ha lasciato segni indelebili della propria presenza, si sono succedute fortune e sfortune. Tutto secondo l’inesorabile linea del tempo che ha condotto un piccolo villaggio pedemontano a diventare prima una città, poi la capitale di un regno, di una nazione, dell’automobile e infine la metropoli di oggi. Una metropoli che guarda il proprio passato ma che punta al futuro. In sei brevi capitoli abbiamo tentato di riassumere tutto questo, in una corsa che non dà che un’immagine sfocata. Ma Torino non è avara di segni della propria storia e visitare la città è – certamente – il modo migliore per scoprirne le radici.
Non stupisca che i palazzi siano tra le tappe imperdibili della città. La storia del capoluogo subalpino, per secoli cuore del Regno dei Savoia e teatro dell’Unità nazionale, è eloquente: qui hanno soggiornato re, marchesi, duchi e via così. E oggi tutti possono godere della loro eredità, visitare le stanze che abitarono, apprezzarne l’architettura, gli arredi. Il punto di partenza non può che essere piazza Castello, che concentra il Palazzo Reale, Palazzo Madama e numerosissime altre costruzioni. Il punto di arrivo è la straordinaria “corona di delizie”, ovvero le increbili residenze che circondano la città adibite un tempo a palazzine di caccia, a residenze estive. Visitate Palazzo Reale, visitate la Reggia di Venaria Reale e scoprirete che Torino non ha niente da invidiare né a Parigi né a Versailles.
La cucina piemontese è incredibile, poche altre regioni italiane sanno accostare caratteristiche come eleganza, regalità e storia, alla genuinità dei prodotti della terra. I ristoranti sono praticamente ovunque, i torinesi adorano cenare fuori. Così pure le caffetterie, come possono mancare nella storica capitale del Regno d'Italia. Torino la sofisticata, dai grandi boulevard, dalle piazze ed i palazzi illustri, dei giardini e dei monumenti importanti, si fa in particolare ammirare anche per i suoi 'appetiti e golosità', quelli che hanno regalato agli italiani una cultura culinaria d'eccezione, grissini, agnolotti, cappelletti, gianduiotti, zabaglione, bagna càuda. L'aperitivo a Torino è di casa, un rito irrinunciabile, ed un bicchiere di Martini non mancherà mai dai banconi del bar preferito, magari con qualche tramezzino pronto a stuzzicare l'appetito.
fonte:informagiovane
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